Tra memoria e declino

  • Il cardinale Francesco Peretti (1597-1655) e la dispersione della collezione Montalto
  • Belinda Granata


  • Collana
    Saggi di Storia dell’Arte
  • Anno
    2023
  • Pagine

    512, con 17 illustrazioni a colori e oltre 50 in b/n

  • Formato
    15,5 x 21,5 cm, brossura
  • ISBN

    978-88-98229-92-5


  • Prezzo
    € 50,00€ 47,50 Sconto 5%

L’autrice

Belinda Granata, storica dell’arte, si è laureata e specializzata a Roma, all’Università Sapienza, dove ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca. Ha vinto il Francis Haskell Memorial Fund (2018), è stata borsista presto l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti (2015-2017) e presso École Française de Rome (2012). Dal 2003 al 2012 è stata collaboratore esterno della SSPSAE del Lazio e la SSPSAE per il Polo Museale della Città di Roma, coinvolta nell’organizzazione di importanti esposizioni: Roma al tempo di Caravaggio (2011); Guercino (1591-1666). Capolavori da Cento e da Roma (2011); Caravaggio: la bottega del genio (2010); Francesco Cozza (1605-1682). Un calabrese a Roma tra classicismo e barocco (2007). Ha pubblicato la monografia Le passioni virtuose. Collezionismo e committenze artistiche a Roma del cardinale Alessandro Peretti Montalto (1571-1623), Campisano ed. (2012) ed inoltre articoli e saggi in riviste specializzate dedicati al collezionismo nel Seicento, ai cantieri decorativi nei palazzi di Roma e alla pittura di paesaggio tra Bologna e Roma.

L’opera

L’analisi del mecenatismo di Francesco Peretti – ultimo esponente della casata – affrontata in questo libro colma una lacuna nel panorama degli studi sul collezionismo romano del Seicento. Della raccolta Montalto, infatti, celebrata dalle fonti come una del- le più ricche e illustri di Roma, si conosceva soprattutto il ruolo determinante giocato prima da Sisto V e poi dal cardinale Alessandro Peretti, ma rimaneva di fatto piuttosto vaga l’identità sociale e culturale del loro schivo nipote. Il lavoro qui condotto ha permesso di delineare i contorni di un personaggio che ebbe ruoli di primo piano nella potente corte spagnola, verso la quale egli nutriva sentimenti di profonda lealtà ricambiati da Filippo IV con riconoscimenti e incarichi prestigiosi. Le ricerche hanno consentito inoltre di ricostruire con precisione le dinamiche della dispersione della raccolta Peretti Montalto, note finora solo attraverso indizi assai frammentari portando alla luce una complessa vicenda ereditaria sfociata nella vendita di una parte consistente dei beni: i fatti vengono ripercorsi a ritroso nel volume, insieme alla storia delle opere individuate, ai loro passaggi di proprietà, fin dove è stato possibile risalire, e all’attività collezionistica che guidò i numerosi e illustri acquirenti. In senso più ampio sono stati chiariti e approfonditi i meccanismi di vendita attuati nel Seicento dagli eredi testamentari per far fronte ai debiti che spesso accompagnavano un lascito e si è esteso lo sguardo anche al mercato dell’arte nella sua complessità. 

Sommario

Presentazione, Cecilia Mazzetti di Pietralata – Introduzione - Documenti sulla storia della collezione Peretti Montalto - La formazione della collezione Peretti - La vendita di metà Seicento - Un nuovo inventario per la Villa Montalto a Termini – “...Di somme ricchezze e di debiti liti in grado di eludere ogni ricompensazione” - “Andò, trattò, e concluse il matrimonio non per il figliolo ma per lui medesimo” - Francesco Peretti, terzo cardinal Montalto. Tappe di una carriera ecclesiastica (1615-1655) - Francesco Peretti e Giuliano Finelli - “Non potendo la mia povera borsa far acquisto di originali conforme al mio desiderio, mi getto alle copie, fatte però di buona mano”: su Josse de Pape e Jacob de Grave copisti - Francesco Peretti tra Guercino e Guido Reni - Una pista spagnola: Martín de León y Cárdenas - Novità sulla storia del Davide e Golia di Daniele da Volterra al Louvre e sulla copia portata a Napoli – 1655-1658: vendita e dispersione di un tesoro - Questione di debiti - L’eredità Peretti Montalto nell’inventario del 1655 - “E che a prezzo d’un pan vender si vede l’onor, la libertà, l’anima, il cielo”. - Note sulla vendita dei quadri - Di opere e di autori. Quadri e principali acquirenti - Agostino Franzoni - Girolamo Panesi - Sul David e Golia di Guido Reni - Il cardinale Lorenzo Imperiali - Monsignor Egidio Colonna - Monsignor Domenico Salvetti - Francesco Chigi - Prospero Zumarra - Nobili, religiosi, speziali e rigattieri: considerazioni su altri acquirenti alla vendita dei quadri Peretti - Statue - Altri inventari in relazione alla vendita: 1657, 1659, 1662, 1672 – Il palazzo di San Lorenzo in Lucina e le sue raccolte - Il palazzo a San Lorenzo in Lucina: la “fabbrica nova” - Distribuzione funzio- nale degli ambienti - La collezione d’arte - L’inventario dei quadri di San Lorenzo in Lucina: tipologie descrittive e percezione visiva – L’inventario dei beni di San Lorenzo in Lucina del 1655 - Arazzi - Quadri - Statue – APPARATI - Appendice documentaria - A. Inventari e documenti di vendita - B. Pagamenti marmi - Indice degli inventari - Bibliografia - Indice dei nomi - Referenze fotografiche