“columnis et multis marmoribus”

  • Angoli nei cortili romani del secondo Quattrocento
  • Giuliana Mosca

  • Collana
    Angoli & Demoni
  • Anno
    2022
  • Pagine
    100, con circa 52 illustrazioni in b/n
  • Formato
    13 × 18 cm, brossura
  • ISBN
    979-12-80956-15-6

  • Prezzo
    € 20,00 € 19,00 Sconto 5%

La collana

Le componenti strutturali, formali e spaziali dell’architettura si addensano e si rivelano negli angoli. Come i demoni della tradizione religiosa e filosofica, benefici o malefici, gli angoli assumono un ruolo di intermediazione, di incontro e di scontro. Dal problema angolare del tempio dorico nell’antica Grecia, alla ripresa degli ordini architettonici nel Rinascimento, alla negazione dell’angolo in tante architetture moderne e contemporanee, questa parte della costruzione costituisce una vera e propria sfida per gli architetti. Il gioco di parole che titola la collana sottende l’intenzione di analizzare l’architettura partendo dagli angoli e dalle soluzioni di volta in volta proposte per analizzarne la complessità di significati e di relazioni dialettiche.

L’autore

Giuliana Mosca è dottore di ricerca in Storia dell’architettura (Sapienza, Università di Roma). È stata assegnista di ricerca e docente a contratto presso l’Università degli Studi Roma Tre e, nel 2021, Italian Fellow in Renaissance and Early Modern Studies presso l’American Academy in Rome. I suoi studi sono incentrati principalmente sull’architettura e sulla committenza architettonica nel XV e nel XVI secolo a Roma e in Umbria.

L’opera

Il problema della risoluzione del nodo angolare all’incontro tra ali porticate incidenti rappresenta uno degli aspetti più caratteristici e significativi dell’architettura di cortili e chiostri. L’analisi delle soluzioni d’angolo presenti nelle principali fabbriche della Roma del secondo Quattrocento sembra evidenziare come tale questione trovi, in ambito romano, una risposta ricorrente nel rinforzo dell’angolo tramite l’impiego di sostegni con sezione a L, composti dall’aggregazione di elementi diversi o concepiti come pilastri murari. Le forme adottate nei diversi casi, dai pilastri ottagonali della metà secolo fino agli anticheggianti sostegni ad ali ortogonali del tardo Quattrocento, paiono riflettere la varietà degli apporti e degli esiti che caratterizzano la cultura architettonica della Roma del primo Rinascimento e il peculiare dialogo che questa stabilisce con l’Antico.

Sommario

Introduzione. La natura ibrida dei porticati, Paola Zampa – Premessa – Pilastri ottagonali in angolo – Incontri di colonne – Angoli di pilastri – Conclusioni – Bibliografia – Indice dei nomi e dei luoghi – Referenze fotografiche