Marta Rossetti, storica dell’arte, si forma presso la Sapienza Università di Roma, ove si laurea e addottora in storia dell’arte moderna con Stefania Macioce. Dedica in special modo i propri studi alla produzione artistica italiana tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento, approfondendo la pittura d’ambito caravaggesco, l’iconografia e la letteratura artistica relative a tale periodo, e pubblica articoli e saggi d’argomento storico-artistico. Collabora con il MiBACT, con le Soprintendenze SBSAE del Lazio e SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Roma, nonché con il dipartimento di storia dell’arte e spettacolo della Sapienza Università di Roma. Abilitata all’insegnamento della storia dell’arte e alla didattica speciale, lavora attualmente presso la scuola superiore di secondo grado e si dedica allo studio e alla ricerca in ambito storico-artistico. Tra gli scritti più rilevanti sul Caroselli già pubblicati dall’autrice si ricordano: Note sul soggiorno napoletano di Angelo Caroselli (1585-1652), appunti sulla parentesi fiorentina e alcune opere inedite (2010) e Amici e acquirenti di Angelo Caroselli (1585-1652), qualche suo inedito e un ritratto di Velázquez (2011).
Angelo Caroselli (1585-1652) nasce e lavora principalmente a Roma, ove pratica il mestiere di pittore, copista, restauratore, ma anche di pasticheur e di conoscitore in materia d’arte, ovvero realizza dipinti “alla maniera di” – nella “tecnica” e nello “stile” di un determinato tempo artistico o di un determinato autore, anche assemblando “parti” tratte da dipinti diversi – e svolge il ruolo di “intenditore” e “consulente” per la perizia o per la compravendita di pezzi d’arte, giungendo ad essere figura speciale e rappresentativa del mercato e del collezionismo artistici a Roma nella prima metà del Seicento. Il mestiere poliedrico svolto dal Caroselli trova corrispondenza nella sua produzione: essa, infatti, «si nutre di forme e di modi pittorici utilizzati all’occorrenza e desunti principalmente dalla produzione del secolo precedente e di quello in cui vive, produzione che l’autodidatta Caroselli digerisce a fondo attraverso l’attività di restauratore, copista e pasticheur e che somma ad un attento e costante studio dell’Antico». Attraverso queste modalità, il pittore giunge a mostrarsi sovente «lirico, letterario». Per tali ragioni, dunque, è lecito definire il Caroselli non tanto un “caravaggesco”, come in modo sommario si è fatto, quanto «un ‘eclettico’, ma nel senso più antico e positivo del termine: ‘eklektikós’, colui che ‘trasceglie’, ovvero sceglie con diligenza tra più cose». Mediante una solida ricerca documentaria, che conferma gran parte delle notizie trasmesse dai due biografi contemporanei del pittore, Giovanni Battista Passeri e Filippo Baldinucci, e per mezzo di un’approfondita analisi delle opere (presentate in 78 schede), analisi che evidenzia la variabilità e la difficile disposizione cronologica delle stesse, lo studio ricostruisce la vita e l’opera del Caroselli in modo scientifico, tracciando il profilo di un pittore complesso – dalla «camaleontica fisionomia» – su cui poter costruire riflessioni più ampie ed articolate rapportando il romano al contesto storico e culturale entro il quale si trova ad operare.
Prefazione - Premessa - La vita e l’opera attraverso la fortuna critica - Catalogo ragionato delle opere - La vita e l’opera attraverso i documenti - Opere conservate e disperse ricordate da fonti manoscritte e a stampa - Catalogo ragionato dei documenti - Fonti biografiche - Fonti manoscritte - Fonti a stampa - Indice dei nomi