Humanista delle tele.

Guido Reni pittore dei poeti

  • Giulia Iseppi, Beatrice Tomei


  • Collana
    STUDIUM - Ricerche di Storia dell’Arte
  • Anno
    2023
  • Pagine

    320, con oltre 30 illustrazioni a colori

  • Formato
    15,5 × 21,5 cm, brossura
  • ISBN

    979-12-80956-24-8


  • Prezzo
    € 30,00€ 28,50 Sconto 5%

Le Autrici

GIULIA ISEPPI ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca in Storia dell’arte presso la Sapienza Università di Roma. Insegna Storia delle Arti Applicate all’Università di Bologna ed è attualmente titolare di una borsa di Alti Studi sul Barocco presso la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura di Torino. Le sue ricerche sono dedicate alla pittura e agli artisti bolognesi a Roma nel XVII secolo, con una particolare attenzione per Guido Reni e la sua cerchia, alla storia del collezionismo e alle relazioni tra pittura e le diverse discipline umanistiche fra Cinque e Seicento.

BEATRICE TOMEI ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia dell’arte nel 2022 con una tesi su Giovan Battista Marino. Si è formata alla Scuola Superiore di Studi Avanzati dell’Università di Roma «La Sapienza» e all’École des Hautes Études di Parigi. I suoi temi di ricerca si muovono a cavallo tra arte e letteratura, con particolare interesse alla diffusione dei temi poetici nella pittura e nella poesia di fine Cinque e inizio Seicento. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università di Siena.

l’opera

La storiografia non ha mai taciuto l’importanza dei rapporti che Guido Reni, protagonista indiscusso dell’arte barocca europea, stabilì con i poeti del suo tempo. Forte di una fama presto altisonante tra i contemporanei, il pittore attirò nel suo atelier letterati con cui instaurò rapporti di amicizia, committenza e servizio, intessendo una trama di relazioni ricca e complessa che, se ripercorsa, rivela aspetti inediti della sua produzione artistica. Ammirato e bramato da Giovan Battista Marino, amico dei letterati bolognesi da Cesare Rinaldi a Ridolfo Campeggi, la sua pittura assorbì gli effetti del dialogo intrattenuto con i maggiori scrittori del suo tempo, e restituisce ai moderni una catena di intrecci che si estende da Bologna a Roma, dall’Accademia dei Gelati a quella degli Umoristi. Proprio questi intrecci sono al centro delle indagini contenute nel presente volume, con cui le ricerche su Reni intraprendono per la prima volta uno studio sistematico dei temi e dei processi che hanno caratterizzato gli incontri tra le opere dell’artista e i testi coevi. Le fonti interrogate dalle autrici, che affiancano alle sempre imprescindibili biografie reniane la produzione letteraria del suo tempo, arricchiscono di episodi nuovi la storia del mercato letterario e collezionistico tra Bologna e Roma, e, oltre ad aggiungere importanti tasselli al catalogo iconografico reniano, permettono di osservare con gli occhi dei contemporanei la crescita della fama di Guido. Seguendo le tracce di un percorso che inizia nei primi anni del secolo e arriva agli anni Trenta, saranno proprio le penne dei poeti vicini a Reni a descrivere per prime la fortuna del pittore “di paradiso”.  

Sommario

Prefazione, Stefano Pierguidi – Introduzione, Giulia Iseppi, Beatrice Tomei – Bologna - 1. Alle origini di un ritratto poetico (1597-1612) - 1.1. Guido Reni pittore dei poeti - 1.2. L’esordio dell’ecfrasis reniana fra Agostino Carracci e Cesare Rinaldi - 1.3. Il «pittore illustre» di Marzio Milesi - 2. Il ritorno a Bologna - 2.1. La svolta degli anni Venti - 2.2. Poesia e collezionismo intorno a Giovanni Capponi (1586-1629) - 2.3. Il «pittore dotto» di Ridolfo Campeggi - 2.4. Un quadro per un poeta combattente: il San Sebastiano di Giovan Vincenzo Imperiale (1622) - 3. Guido a Bologna: icona della pittura - 3.1. La Strage degli Innocenti: un mito poetico fra Bologna e Roma - 3.2. L’Accademia della Notte: il «Rafael del Reno» - 4. Guido Reni nei circoli eruditi degli anni Trenta - 4.1. Il progetto delle Lodi tra poesia e musica (1632) - 4.2. Giovanni Battista Manzini letterato, agente, collezionista - 4.3. Un componimento di Gianfrancesco Maia Materdona (1629) – Roma - 5. Alle origini dell’‘angelico’ Guido - 5.1. Marino e Reni: un inevitabile incontro - 5.2. Il canone dei pittori moderni mariniano nei testi dal 1614 al 1623 - 5.3. La Galeria e l’arte dell’inventio poetica - 5.4. La Sampogna e la Strage: la nascita del mito del pittore ‘divino’ - 6. Accademici, letterati ed eruditi a Roma - 6.1. Una tiepida accoglienza capitolina - 6.2. Un coro per l’Aurora: Antonio Bruni, Pier Francesco Paoli, Girolamo Moricucci - 6.3. Le reti del collezionismo letterario: Giovanni Ciampoli - 7. Nodi accademici tra Roma e Bologna - 7.1. Un Parnaso felsineo nell’Urbe - 7.2. Capponi e l’amichevole Convito del 1620 - 7.3. Il Sogno - 8. Un manifesto in versi per la cultura accademica di primo Seicento - 8.1. L’eredità di Raffaello - 8.2. Nuovo Apelle e Nuovo Apollo – Apparati - Appendice, Antologia di testi - Bibliografia - Indice dei nomi