Ed in vano l’ho cercate in terra

  • Guido Reni teorico del bello ideale

  • Stefano Pierguidi

  • Collana
    STUDIUM - Ricerche di Storia dell’Arte
  • Anno
    2023
  • Pagine
    552, con oltre 80 illustrazioni in b/n e 20 a colori
  • Formato
    15,5 × 21,5 cm, brossura
  • ISBN
    979-12-80956-23-1

  • Prezzo
    € 50,00€ 47,50 Sconto 5%

l’autore

STEFANO PIERGUIDI insegna Letteratura artistica e Storia del collezionismo alla Sapienza Università di Roma. Dopo essersi occupato dell’iconografia delle figure allegoriche nel Cinquecento, ha spostato i suoi interessi sull’arte a Roma nel XVII secolo, con saggi dedicati a Domenichino e a Reni, e alle fonti coeve, soprattutto Bellori e Malvasia. Nel 2008, per Bulzoni, ha pubblicato “Dare forma humana a l’Honore et a la Virtù”: Giovanni Guerra (1544-1618) e la fortuna delle figure allegoriche da Mantegna all’Iconologia di Cesare Ripa; nel 2012, per Artemide, Il capolavoro e il suo doppio: il “Ratto di Elena” di Guido Reni tra Madrid, Roma e Parigi; nel 2017, per Olschki, Pittura di marmo: storia e fortuna delle pale d’altare a rilievo nella Roma di Bernini; nel 2020, per Temi, Gloriose gare: la coscienza storica delle scuole pittoriche italiane. Nel 2018 ha curato la mostra Guido Reni, i Barberini e i Corsini alle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma (catalogo Officina Libraria).  

l’opera

Nella Roma dei primi decenni del Seicento il dibattito critico intorno alla pittura fu straordinariamente vivace, e ad animarlo, prima ancora di teorici quali Giovanni Battista Agucchi e Giulio Mancini, erano gli artisti. Fin dal suo esordio nell’Urbe, nel 1600, Guido Reni fu uno dei protagonisti di quel palcoscenico, proponendo la propria visione teorica della pittura attraverso alcuni capolavori che erano anche programmatiche dichiarazioni d’intenti. Attraverso queste il pittore bolognese costruì la propria identità di artista, ben distinta non solo da quella di Caravaggio, ma anche da quelle di Annibale Carracci e del suo maggiore allievo, Domenichino; e, poi, da quella di Guercino. Questo libro punta a ricostruire la teoria artistica di Guido seguendone l’evoluzione stilistica, a partire dall’analisi dei suoi dipinti più significativi, letti nel quadro delle controversie contemporanee, in un dialogo serrato con le fonti della letteratura artistica seicentesca, da Francesco Scannelli a Giovan Pietro Bellori.  

Sommario

Introduzione. “Non ho parole per spiegarmi meglio” – I. Un maestro tra i maestri - Dalla bottega di Calvaert all’Accademia dei Car- racci - Nella scuola di Ludovico - Il passaggio a Roma - Nascita di una stella - Maestri e allievi – II. Devozione e revival paleocristia- no - Un nuovo Raffaello - Pittura neopaleocristiana - Caravaggismo arcaizzante - Il pittore della devozione – III. Il confronto con il naturalismo - La carta Merisi - La Crocifissione di san Pietro - David decapita Golia: un soggetto per tre pittori - Mezze e intere figure - rima maniera - Un dialogo protratto nel tempo - I disagi della critica di fronte al caravaggismo – IV. L’Antico come guida verso l’Idea del bello - Una passione identitaria - Un’opera manifesto: la testa di Seneca - Caravaggio riveduto e corretto - Idea – V. La ricerca dell’ineffabile - Un’istoria senza affetti - Il cantiere di San Gregorio - Storia e azione - La Strage degli Innocenti - Tavole insigni - L’Educazione della Vergine e le Nozze di Bacco e Arianna – VI. Una nuova maniera - Spirito, grazia, fantasia - Pittura di Paradiso - Seconda maniera - Pittura e poesia – VII. Il sogno di una pittura irraggiungibile - Una luce abbagliante - Ultima maniera - Le tele non finite – VIII. Una studiata semplicità - Talento e studio - Disegno e colore - Eclettismo e canone degli artisti - I generi della pittura - Panneggi – APPARATI - Bibliografia - Indice delle opere di Guido Reni citate - Indice dei nomi - Referenze fotografiche