Benedetto Alfieri

  • 1699-1767, architetto di Carlo Emanuele III
  • a cura di Paolo Cornaglia, Elisabeth Kieven, Costanza Roggero - Atti del convegno internazionale Reggia di Venaria, Torino 14-16 ottobre 2010

  • Collana
    Architettura e potere
  • Anno
    2012
  • Pagine
    460, con oltre 200 illustrazioni a colori
  • Formato
    16,5 x 24 cm, brossura
  • ISBN
    978-88-88168-91-3

  • Prezzo
    € 75,00 € 71,25 Sconto 5%

la collana

La Bibliotheca Hertziana (Istituto Max Planck per la storia dell’arte) di Roma, il Consorzio «La Venaria Reale» e il Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design e Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) organizzano una serie di convegni internazionali sui protagonisti dell’architettura barocca in Piemonte dal titolo Architettura e Potere. Lo Stato sabaudo e la costruzione dell’immagine in una corte europea. Scopo di tale iniziativa è non solo ricostruire vita e opere dei principali architetti attivi per i sovrani sabaudi, ma anche analizzare lo stretto rapporto esistente fra la loro attività e le politiche di questi ultimi. L’architettura è stata, infatti, uno dei principali mezzi d’espressione di quella che fu una delle più importanti corti dell’Europa dei prìncipi.

L’opera

Il presente volume raccoglie gli atti del secondo convegno dedicato a Benedetto Alfieri (1699-1767), Primo Architetto di Carlo Emanuele iii dal 1739 e successore di Filippo Juvarra. Alfieri ne prosegue l’opera in qualità di architetto di corte, intervenendo a tutte le scale, dalla decorazione degli interni alla progettazione architettonica e urbanistica e sarà per un quindicennio, dopo la morte del predecessore, al centro di relazioni internazionali godendo di un riconoscimento europeo. Il suo ecclettismo può essere inteso come seria maturità, capacità di trovare soluzioni corrette a problemi diversi con formule differenti. Se alla capitale del regno, sotto Vittorio Amedeo ii, serviva un genio capace di connotare in modo indelebile il suo volto, negli anni di Carlo Emanuele iii serviva invece una mente salda, robusta, capace di tenere le redini di ciò che era stato iniziato, ma anche di adeguarlo a nuove e più complesse esigenze, unendo monumentalità e dettaglio, semplicità e raffinatezza. Sebbene molte delle sue opere siano state distrutte o erroneamente attribuite ad altri, tra le testimonianze più rilevanti di Alfieri si colloca il Teatro Regio a Torino (1740), a cui venne dedicato ampio spazio nelle tavole dell’Encyclopédie e al quale è connesso il completamento (1737-1757) delle Segreterie di Stato e di Guerra con l’assestamento dei percorsi di collegamento fra palazzo, ministeri, teatro, archivi, scuderie, di cui  nodi importanti all’interno di questo sistema sono lo scalone posto fra Rondò e Segreterie e la grande Cavallerizza (1740). Si ricordano inoltre la facciata della cattedrale di Ginevra su modello del Pantheon, il completamento e la messa a regime della reggia di Venaria Reale a partire dal 1750, la chiesa di Carignano dedicata ai Santi Giovanni e Remigio (1756-1757) e i palazzi nobiliari in città oltre ad interventi a livello urbanistico (piazza Palazzo di Città a Torino, 1757) e alle decorazioni di interni, spesso vette della sua opera, preziose ma nascoste. 

Il convegno sistematizza gli studi condotti  e fornisce nuove letture della sua figura e della sua opera di architetto in un contesto che vede operanti e intrecciate la tradizione tardobarocca e rococò e la rinnovata attenzione al linguaggio classico. I saggi, presentati da studiosi di livello internazionale, permettono innanzitutto di inquadrare in un sistema più organico i contributi e le ricerche sin qui svolte, ma anche di riflettere sull’effettivo profilo di Alfieri attivo tra Asti, Torino, Vercelli e Ginevra.

Sommario

Introduzione, Paolo Cornaglia, Elisabeth Kieven, Costanza Roggero - Benedetto Alfieri: architetto di Stato, Amedeo Bellini - La famiglia Alfieri, Carla Forno - «Sunt seria ludi»: l’immagine perduta di Benedetto Alfieri. Nota iconografica, Andrea Merlotti – Architettura e architetti di corte in Europa fra tardobarocco, rococò e classicismo - L’architettura a Roma negli anni del giovane Benedetto Alfieri, Elisabeth Kieven - Luigi Vanvitelli – Architetto di corte, Jörg Garms - Al seguito della Maison Lorraine. Il soggiorno fiorentino di Jean-Nicolas Jadot, Oronzo Brunetti - Un eclettismo programmatico: il caso di Petitot, Carlo Mambriani - Ange-Jacques Gabriel et la manière royale, Alexandre Gady - Hacia una reconsideración crítica de Ventura Rodriguez, José Luis Souto, José Luis Sancho – Alfieri architetto per la corte - La messa a regime delle sedi del potere e delle residenze di corte: la Zona di Comando, Venaria Reale, Stupinigi. Architettura, distribuzione e confort, Paolo Cornaglia - Expériences théâtrales comparées, d'Alfieri à Soufflot. L’identité architecturale en cause (1750-1770), Daniel Rabreau - Dal «trincotto Zaffarone» al teatro per il principe di Carignano, Laura Palmucci Quaglino - Il cantiere storico di Benedetto Alfieri a Venaria Reale (1739-1767): tecniche costruttive, materiali e maestranze, Silvia Beltramo - Benedetto Alfieri e il nuovo progetto per il palazzo del Real Senato: continuità localizzative e innovazioni compositive, Tiziana Malandrino - L’architettura di Benedetto Alfieri attraverso le Istruzioni: indicazioni progettuali, metodologie di intervento e figure professionali, Beatrice Maria Fracchia – Alfieri architetto della città, dei nobili, del clero - Piazza Palazzo di Città, una piazza dell’Illuminismo, Costanza Roggero - Il «dirizzamento» di via Dora Grossa: norme, cantieri e maestranze, Maria Vittoria Cattaneo - Il consolidamento settecentesco: riparazione e avvaloramento dell’architettura, Luciano Re - Palazzo Ghilini, Annalisa Dameri - Interventi nel convento di Sant’Anna e Santo Spirito in Asti: prime opere del giovane Alfieri, Maria Carla Visconti - Francesco Ottavio Magnocavalli, un architetto dilettante tra tardobarocco e neoclassicismo. La fortuna critica e le incerte attribuzioni, Chiara Devoti, Antonella Perin - Il corpus grafico della parrocchiale di Carignano, Alberto Bologna, Mauro Bonetti, Gabriele Neri - Benedetto Alfieri e il progetto per la facciata della cattedrale di Vercelli, Cecilia Castiglioni - Il cantiere alfieriano del campanile della basilica di San Gaudenzio a Novara, Marika Mangosio, Caterina Mele, Paolo Piantanida - Le trasformazioni alfieriane della chiesa parrocchiale di Maria Vergine a Venaria Reale, Maria Grazia Vinardi - Alfieri a Ginevra, Edoardo Piccoli – Disegno, rappresentazione e rilievo - Nuove letture per il teatro alfieriano: analisi e modelli immateriali, Anna Marotta, Mauro Fassino - L’intervento di Benedetto Alfieri in contrada e piazza Palazzo di Città: simulazioni digitali delle interrelazioni fra tessuto urbano e architettonico e le attività di mercato, Roberta Spallone - Il disegno del portico nel disegno della città, Pia Davico