La monocromia nella teoria e nella pratica pittorica dal Trecento al Seicento

  • a cura di Monica Latella, Stefano Pierguidi, Katharine Stahlbuhk

  • Collana
    STUDIUM - Ricerche di Storia dell’Arte
  • Anno
    2022
  • Pagine
    352, con oltre 120 illustrazioni a colori e in b/n
  • Formato
    15,5 × 21,5 cm, brossura
  • ISBN
    978-88-85795-99-0

  • Prezzo
    € 40,00€ 38,00 Sconto 5%

I Curatori

MONICA LATELLA è dottore di ricerca in storia della critica d’arte. Ha conseguito il dottorato alla Sapienza, Università di Roma, con una tesi dal titolo La pittura a chiaroscuro nel XVI secolo dalla letteratura artistica agli affreschi. Una prospettiva romana. Da anni si occupa di pittura a monocromo del XV e del XVI secolo. I suoi studi, dapprima rivolti alle facciate dipinte romane alle quali ha dedicato diversi saggi e articoli, tra i quali si ricorda Gli affreschi della facciata del Palazzetto Massimo Istoriato. Un disegno di Polidoro da Caravaggio per le Storie di Giuditta, pubblicato in Bollettino d’arte, si sono successivamente concentrati sul rapporto tra l’arte a chiaroscuro, le fonti letterarie e il dibattito storico-artistico dal Medioevo al Barocco.

STEFANO PIERGUIDI insegna storia della letteratura artistica e del collezionismo alla Sapienza Università di Roma. Si è dapprima occupato dell’iconografia delle figure allegoriche nel Cinquecento, di Giovanni Guerra e di Francesco Salviati, per poi spostare i suoi interessi sull’arte a Roma nel XVII secolo, con saggi dedicati a Domenichino e a Reni, e alle fonti contemporanee, in particolare Bellori e Malvasia. Nel 2017 ha pubblicato per Olschki Pittura di marmo: storia e fortuna delle pale d’altare a rilievo nella Roma di Bernini; nel 2018 ha curato la mostra Guido Reni, i Barberini e i Corsini alle Gallerie Nazionali d’arte antica di Roma (catalogo Officina Libraria).

KATHARINE STAHLBUHK ha studiato restauro di dipinti murali e si è, in seguito, laureata in storia dell’arte. Le sue ricerche si occupano della semantica dei materiali, dell’esecuzione tecnica delle opere d’arte, nonché dei rapporti fra mendicanti e umanisti nel Quattrocento. Ha lavorato presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – MPI e la Bibliotheca Hertziana – MPI für Kunstgeschichte. Si è addottorata nel 2018 presso l’Università di Amburgo ed è attualmente Rush H Kress Fellow a Villa I Tatti – Harvard University. La sua monografia, Oltre il colore. Die farbreduzierte Wandmalerei zwischen Humilitas und Observanzreformen, è stata pubblicata nel 2021. È coeditrice della prima traduzione tedesca e edizione commentata del Profugiorum ab aerumna di Leon Battista Alberti, pubblicata nel 2022.  

l’opera

Rappresentazioni pittoriche realizzate impiegando un unico colore o – meglio – le tonalità chiare e scure di uno spettro cromatico ridotto, si rinvengono in ogni epoca e luogo. La scelta drastica di realizzare un’immagine monocroma, segnando una differenza netta rispetto alla consuetudine artistica, è stata dettata nei secoli dalla necessità di trovare un mezzo attraverso il quale veicolare un significato che poteva nascere dalle più disparate istanze. Questo volume ha l’obiettivo di mettere in discussione alcuni paradigmi consolidati dalla critica e dalla storiografia artistica, per lasciare spazio a un’interpretazione più ampia, in grado di mettere in luce la complessità del fenomeno della pittura a monocromo dal Trecento al Seicento. La pittura a chiaroscuro sarà così letta in rapporto all’Antico, al bisogno religioso di morigeratezza, alla necessità di creare un ambiente atto alla riflessione e alla meditazione, ma anche all’implicito confronto con le altre tecniche dell’arte, ovvero in sostanza con il contemporaneo dibattito teorico sulla pittura.  

Sommario

Premessa - «Benché senza colore abbino tutta la forza dell’arte»: appunti per una storia della pittura a chiaroscuro tra il XIV e il XVII secolo, Monica Latella e Katharine Stahlbuhk - I cosiddetti monocromi: forme di riduzione cromatica della tavolozza tra lessico e storiografia (secoli I-XIV), Pamela Gallicchio - «Guardare la battaglia dipinta in ocra». Lippo Vanni in Palazzo Pubblico e la pittura monocroma a Siena, Katharine Stahlbuhk - Andrea Mantegna e l’eloquenza della pittura, Claudia Cieri Via - Sugli scambi italofiamminghi nella pittura a monocromo tra XV e XVI secolo: le testimonianze di Vasari, Lampsonio e Lomazzo, Irene Baldriga - Figure vive in finto marmo: la sfida del monocromo per la maniera moderna (Andrea del Sarto e Correggio), Maddalena Spagnolo - Genesi e sviluppo di una «invidiosa fortuna». Ripensando le facciate di Polidoro da Caravaggio, Monica Latella - «Dipingere di chiaro e di scuro a l’usanza di Roma»: il monocromo a Venezia nelle facciate dipinte da Giuseppe Porta Salviati, Flavia Barbarini - «Di marmo a olio contrafece tutte le storie della vita sua». I monocromi di Girolamo da Treviso in San Petronio a Bologna, Michele Danieli - Dai chiaroscuri moderni ai monochromata antichi: puntualizzazioni lessicali e risemantizzazioni nella letteratura artistica in italia tra Cinque e Settecento, Maria Gabriella Matarazzo - «Porta là adunque i tuoi desegni e cartoni che tu ai fatto a Andrea pizicarolo». Disegni e bozzetti a chiaroscuro nella Roma di Caravaggio, Stefano Pierguidi - Provando a tirare le fila: alcune riflessioni, Marco Collareta – APPARATI - Bibliografia - Indice dei nomi - Referenze fotografiche